COLTELLERIA ARTIGIANA PER ALTA CUCINA

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IL “LUSSO DEL PEZZO UNICO FATTO A MANO”

Dall’incontro della materia prima e la mano dell’uomo nasce un capolavoro di elevata qualità, frutto di un artigianato che mantiene viva la sua tradizione nonostante il mutare del tempo e limita l’innovazione tecnologica conservando e tramandando le antiche tecniche di lavorazione di un tempo. L’antico patrimonio di professionalità ed esperienza, ci permette di creare oggetti di uso quotidiano che hanno un impiego e uno scopo che va al di là della semplice decorazione; è dalla cura dei dettagli, dall’utilizzo di materiali di primissima qualità e dall’antica arte di creare ogni volta un oggetto diverso che nasce il lusso del pezzo unico fatto a mano, ineguagliabile, irripetibile senza mai uguali, garantito a vita e costruito per durare nel tempo. Ogni creazione nasce e viene interamente prodotta a Scarperia secondo antiche tecniche senza l’uso di moderni macchinari, garantendo il pregio della manifattura e dei materiali utilizzati. Piccole imperfezioni o variazioni nelle forme e nelle dimensioni sono indice di una lavorazione manuale, costituiscono specifica caratteristica del prodotto e testimoniano l’essenza artigianale in virtù del riconosciuto pregio e dell’alta qualità che contraddistinguono i nostri prodotti. Per dimostrare l’autenticità dell’oggetto realmente realizzato senza standard produttivi, veniamo incontro ad ogni tipo di esigenza, dando la possibilità di personalizzare nelle forme e nei materiali secondo richiesta.

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LA STORIA DI SCARPERIA E LA TRADIZIONE DEI FERRI TAGLIENTI

Fondata per volere della Repubblica fiorentina il 7 settembre 1306 nasce con il nome di Castel San Barnaba per poi diventare Scarperia data la sua posizione alla scarpata dell’appennino. Già dal ‘400 e più ancora nel ‘500 si sviluppano attività artigianali per la produzione di utensili agricoli e coltelli. La lavorazione e la vendita di coltelli e dei ferri taglienti diventa ben presto la maggior attività produttiva del paese che resta per molti anni l’unico crocevia tra Firenze e Bologna. Risale al 1539 “lo statuto dei coltellinai” steso per regolamentare la produzione, la vendita, le norme alle quali dovevano attenersi tutti gli artigiani, dai materiali da impiegare ai rapporti dei maestri con gli altri lavoranti. Risale al 1874 la fondazione della “società coperativa dei ferri taglienti”. In questo periodo l’artigianato della coltelleria vive un particolare momento di fortuna ed espansione. Continua negli anni successivi un maggior sviluppo produttivo e commerciale fino al 1908, anno della Legge Giolitti, che infligge un duro colpo all’economia di Scarperia. La legge vieta e limita drasticamente la misura delle lame e dei coltelli serramanico che non possono più essere portati liberamente. Questa restrizione e lo scoppio della seconda guerra mondiale mettono a dura prova la vita di Scarperia, gran parte delle botteghe sono costrette a chiudere anche se nel frattempo avevano concentrato la loro produzione nella reinterpretazione di modelli locali e regionali più tradizionalmente usati in tutta Italia e nelle isole.

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